If our sky would be a cosmic sea, you might have spot some luminescent plancton on a spring night in Rome…
Our body is a living container, animated by flowing energy and thoughts in constant transformation and evolution. This performance is an invitation to dive into this fluxus and become aware of what is electrifying our flow. A short audio narrative takes the visitor to this underwater journey where they are invited to re- surface with an answer to a deep question. The answer that the visitor write, is then transmitted to the night sky in morse code through an astronomical laser pointer.
Performance “Plancton” was part of the event “Transponder” organized by ArtQ3, curate
This performance is dedicated to my father, an ex radio telegraphist in the navy on his 70th birthday.
Il corpo è un contenitore vivo, animato da un flusso di energia e di pensieri che scorre, in trasformazione, in evoluzione, come un fiume.
Questa performance è un invito ad un atto di consapevolezza su cosa sta alimentando il nostro flusso e su cosa vogliamo trasmettere della nostra essenza.
Un invito a fare vuoto e mettersi in ascolto di un breve audio attraverso delle cuffie con alcune semplici indicazioni.
Un’immersione nei nostri pensieri per individuare cosa è il momento di abbandonare e cosa vogliamo sussurrare, dire o urlare al cielo.
Animare l’andare, accendere una luce come plancton fluorescente nella mare notturno.
Durante il corso della serata, ho trasmesso i messaggi che le persone hanno condiviso con me, nel cielo di Roma in codice morse usando un puntatore laser astronomico.
Attraverso una tabella, i visitatori hanno potuto decifrare i messaggi trasmessi nel cielo.
Questa Performance è dedicata a mio padre, ex radiotelegrafista in marina, nel giorno del suo settantesimo compleanno.
“Plancton” è una performance inserita all’interno dell’evento TransSponder organizzato da ArtQ3 a cura di Carlo Caloro.